Percorsi storico-numismatici: la monetazione giapponese tra simbolo e sovranità
La presente timeline intende offrire una sintesi visiva e concettuale dell’evoluzione della monetazione giapponese, interpretata non solo come strumento economico, ma quale espressione di identità culturale, autorità politica e valori simbolici.
Dall’età classica fino all’età moderna, le monete testimoniano i mutamenti storici e artistici che hanno attraversato l’arcipelago nipponico.
Periodo Nara

Kaiki Shōhō (Oro)
Anno: 760 d.c.
Kaiki Shōhō (開基勝寳) (Ginza Coins Collection, Tokyo. Reproduction authorized. © All rights reserved.) Nel 760 d.C., durante il quarto anno dell’era Tenpyō-hōji, il ministro Fujiwara no Emi no Oshikatsu promosse…
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Kaiki Shōhō (開基勝寳)


(Ginza Coins Collection, Tokyo. Reproduction authorized. © All rights reserved.)
Nel 760 d.C., durante il quarto anno dell’era Tenpyō-hōji, il ministro Fujiwara no Emi no Oshikatsu promosse la coniazione della Kaiki Shōhō, considerata la prima moneta d’oro ufficiale del Giappone. La presenza di soli trentadue esemplari noti evidenzia, infatti, la straordinaria rarità di questa emissione.
La moneta, realizzata in oro, presenta una forma circolare con foro quadrato centrale, secondo uno stile ispirato alla monetazione cinese. Inoltre, i caratteri 開基勝寳, incisi sul dritto, si attribuiscono tradizionalmente al celebre calligrafo Kibi no Makibi, figura eminente del periodo Nara.
Le variazioni nelle dimensioni e nel peso (tra 11 e 17,5 grammi) hanno spinto molti studiosi a escludere un impiego in ambito economico quotidiano. Al contrario, l’ipotesi prevalente identifica la Kaiki Shōhō come oggetto cerimoniale o commemorativo, forse connesso a eventi di natura religiosa o politica.
I primi ritrovamenti risalgono al 1794, quando alcuni lavoratori scoprirono un esemplare nei pressi del tempio Saidai-ji di Nara. In seguito, altri trentuno pezzi emersero nel 1937 durante scavi archeologici nella stessa zona. Attualmente, tutte le Kaiki Shōhō conosciute fanno parte di collezioni pubbliche giapponesi. Tra queste, il Tokyo National Museum conserva alcuni esemplari classificati come Importante Bene Culturale, a testimonianza del profondo significato storico, politico e spirituale che la moneta riveste nel contesto del Giappone antico.
Nome della moneta | Kaiki Shōhō |
Trascrizione in giapponese | 開基勝寳 |
Periodo storico | Periodo Nara ( 710 – 794 d.c.) |
Anno di coniazione | 760 d.c. |
Localizzazione cronologica | 4° anno era Tenpyō-hōji |
Luogo di coniazione (zecca) | Nara |
Autorità emittente | Fujiwara no Emi no Oshikatsu |
Funzione | Cerimoniale |
Materiale | Oro |
Forma | Circolare |
Diametro | 2.3 cm |
Spessore | 3.7 mm |
Peso | 11 g – 17.5 g |
Tecnica di produzione | Stampo |
Testo e simboli anteriore (dritto) | 開基勝寳 Kaiki Shōhō |
Testo e simboli posteriore (rovescio) | Nessuno |
Calligrafo / artista | Kibi no Makibi |
Riferimenti museali | Tokyo National Museum E-19576~19580 Currency Museum BOJ |
Numero esemplari noti | 32 |
Fonti e Bibliografia
L’oro dei Tokugawa, Alberto Rolfini, 2025
Tokyo National Museum, Catalogo Numismatico, vol. II
瀧澤武雄, 貨幣 Takizawa Takeo, Kahei Nipponshi sho Hyakka 1999
Periodo Sengoku

Hirumokin (Oro)
Anno: 1501 – 1588 d.c.
Hirumokin (蛭藻金) (Ginza Coins Collection, Tokyo. Reproduction authorized. © All rights reserved.) Le Hirumokin rappresentano una tappa significativa nella storia della monetazione giapponese. Coniate tra il 1501 e il 1588,…
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Hirumokin (蛭藻金)


(Ginza Coins Collection, Tokyo. Reproduction authorized. © All rights reserved.)
Le Hirumokin rappresentano una tappa significativa nella storia della monetazione giapponese. Coniate tra il 1501 e il 1588, in un contesto di transizione politica e instabilità militare, queste monete d’oro devono il loro nome alla somiglianza con le foglie della pianta acquatica hirumo. Prodotte con tecniche avanzate di fusione e incisione, erano ottenute battendo lastre d’oro su pietra fino a raggiungere la forma desiderata. Simili alle più note Ōban ma di dimensioni inferiori e probabilmente di minor valore, le Hirumokin si caratterizzano per la forma allungata e la superficie liscia, talvolta incisa con simboli distintivi su richiesta di signori locali. L’assenza di standardizzazione è evidente nella variabilità di peso (fino a 140 grammi) e dimensioni (110 – 116 mm). Le informazioni rimangono scarse, contribuendo al mistero che le circonda. Nel 1971, a Kōfu (prefettura di Yamanashi), un ritrovamento archeologico ha restituito numerosi esemplari di Hirumokin e lingotti d’oro, confermando il legame dell’area con Takeda Nobutomo, figura centrale nella prima monetazione aurea giapponese.
Nome della moneta | Hirumokin |
Trascrizione in giapponese | 蛭藻金 |
Periodo storico | Periodo Sengoku (1467–1603 d.C.) |
Anno di coniazione | 1501 – 1588 d.c. |
Localizzazione cronologica | Non specificata |
Luogo di coniazione (zecca) | Non specificato |
Autorità emittente | Non certa |
Funzione | Monetazione effettiva (uso commerciale e simbolico, legato a potere locale) |
Materiale | Oro |
Forma | Allungata |
Altezza | 11 – 11.6 cm |
Larghezza | 4.5- 5.2 cm |
Peso | 115 – 140 g |
Tecnica di produzione | Fusione e battitura manuale su pietra |
Testo e simboli anteriore (dritto) | Talvolta incisioni simboliche (non standardizzate) |
Testo e simboli posteriore (rovescio) | Nessuno |
Calligrafo / artista | Non specificato |
Riferimenti museali | Tokyo National Museum E-20082 Currency Museum Bank of Japan ⅡAカマb1/5 |
Numero esemplari noti | Numerosi esemplari noti (non quantificati con precisione, scoperta importante a Kōfu nel 1971) |
Fonti e Bibliografia
L’oro dei Tokugawa, Alberto Rolfini, 2025
Yamada Hagaki and the History of Paper Currency in Japan 1996
瀧澤武雄, 貨幣 Takizawa Takeo, Kahei Nipponshi sho Hyakka 1999
Periodo Tenshō

Suruga Sumigaki Koban Kin (Oro)
Anno: 1582 d.c.
Suruga Sumigaki Koban Kin (駿河墨書小判金) (Ginza Coins Collection, Tokyo. Reproduction authorized. © All rights reserved.) Il Suruga Sumigaki Koban Kin è una moneta d’oro dal valore di 1 ryō, simile…
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Suruga Sumigaki
Koban Kin
(駿河墨書小判金)


(Ginza Coins Collection, Tokyo. Reproduction authorized. © All rights reserved.)
Il Suruga Sumigaki Koban Kin è una moneta d’oro dal valore di 1 ryō, simile al Tenshō Ōban. Le sue origini sono incerte: una teoria sostiene che sia stata coniata da Tokugawa Ieyasu nel 1582, dopo il suo trasferimento a Suruga per sostenere Oda Nobunaga; secondo il Kin Gin Zuroku, invece, la moneta risalirebbe al 1595, ipotesi che contraddice il coinvolgimento diretto di Ieyasu. Un’altra versione attribuisce la coniazione a Nakamura Kazuuji, fedele a Toyotomi Hideyoshi, come mossa politica contro i Tokugawa. Si ipotizza che sia stata coniata a Suruga o a Kyoto. Il Kaō, simile alla lettera “Jō” (乗) incompleta, richiama lo stile della famiglia Gotō, suggerendo che l’emissione sia avvenuta sotto la supervisione di Gotō Chōjō, artigiano di fiducia di Tokugawa e autore del Keichō Sasagaki Ōban.
Nome della moneta | Suruga Sumigaki Koban Kin |
Trascrizione in giapponese | 駿河墨書小判金 |
Periodo storico | Periodo Tenshō (1573–1592 d.C.) |
Anno di coniazione | 1582 – 1595 d.c. |
Localizzazione cronologica | Suruga o Kyoto |
Luogo di coniazione (zecca) | Probabilmente Suruga o Kyoto |
Autorità emittente | Possibile Tokugawa Ieyasu o Nakamura Kazuuji |
Funzione | Uso politico e simbolico; possibile uso limitato nella circolazione |
Materiale | Oro |
Forma | Ovale |
Altezza | 7.7 cm |
Larghezza | 5 cm |
Peso | 16.9 g |
Tecnica di produzione | Battitura manuale |
Testo e simboli anteriore (dritto) | Incisione 京目壱両 (Kyōme Ichi Ryō), Kaō, “Suruga” e sigillo Gosan Kiri |
Testo e simboli posteriore (rovescio) | Nessuno |
Calligrafo / artista | Probabile coinvolgimento di Gotō Chōjō |
Riferimenti museali | Currency Museum Bank of Japan ⅡAカマb 11/1 |
Numero esemplari noti | Molto rari; pochi esemplari conosciuti |
Fonti e Bibliografia
L’oro dei Tokugawa, Alberto Rolfini, 2025
瀧澤武雄, 貨幣 Takizawa Takeo, Kahei Nipponshi sho Hyakka 1999

Tenshō Tsūhō Kin (Oro)
Anno: 1587 d.c.
Tenshō Tsūhō Kin (天正通宝金) (Ginza Coins Collection, Tokyo. Reproduction authorized. © All rights reserved.) Il Tenshō Tsūhō Kin costituisce una rilevante testimonianza delle riforme economiche di Toyotomi Hideyoshi durante il…
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Tenshō Tsūhō Kin
(天正通宝金)


(Ginza Coins Collection, Tokyo. Reproduction authorized. © All rights reserved.)
Il Tenshō Tsūhō Kin costituisce una rilevante testimonianza delle riforme economiche di Toyotomi Hideyoshi durante il periodo Tenshō (1573–1592). Emesse nel 1587, queste monete vennero impiegate soprattutto come ricompensa per samurai e daimyō fedeli, rafforzando la lealtà politica e il controllo centrale. Con un peso di 5,4 grammi e un diametro di 2,3 cm, recavano l’iscrizione 天正通宝 (Tenshō Tsūhō) sul recto e un verso privo di segni a testimonianza di un design sobrio e funzionale. Realizzate in rame dorato, possedevano un valore più simbolico che commerciale. Sebbene pensate anche per la circolazione civile, il loro uso rimase limitato per via dell’elevato valore. Rientravano nel più ampio progetto di Hideyoshi volto alla centralizzazione del potere e alla costruzione di un’identità economica unificata.
Nome della moneta | Tenshō Tsūhō Kin |
Trascrizione in giapponese | 天正通宝金 |
Periodo storico | Periodo Tenshō (1573–1592 d.C.) |
Anno di coniazione | 1587 d.c. |
Localizzazione cronologica | Non specificata |
Luogo di coniazione (zecca) | Non specificato |
Autorità emittente | Toyotomi Hideyoshi |
Funzione | Ricompensa simbolica per samurai e daimyō fedeli; uso limitato nella circolazione monetaria |
Materiale | Oro (lega in rame dorato) |
Forma | Circolare |
Altezza | 2.3 cm |
Larghezza | 2.3 cm |
Peso | 5.4 g |
Tecnica di produzione | Fusione e battitura manuale su pietra |
Testo e simboli anteriore (dritto) | Iscrizione 天正通宝 (Tenshō Tsūhō) |
Testo e simboli posteriore (rovescio) | Nessuno |
Calligrafo / artista | Non specificato |
Riferimenti museali | Currency Museum Bank of Japan ⅡAカマa2 9-1/1 |
Numero esemplari noti | Numerosi esemplari noti (non quantificati con precisione) |
Fonti e Bibliografia
L’oro dei Tokugawa, Alberto Rolfini, 2025
瀧澤武雄, 貨幣 Takizawa Takeo, Kahei Nipponshi sho Hyakka 1999
Periodo Bunroku

Musashi Sumigaki Koban Kin (Oro)
Anno: 1595 d.C.
Musashi Sumigaki Koban Kin (武蔵墨書小判金) (Ginza Coins Collection, Tokyo. Reproduction authorized. © All rights reserved.) Il Musashi Sumigaki Koban Kin è una moneta d’oro di valore pari a 1 ryō,…
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Musashi Sumigaki
Koban Kin
(武蔵墨書小判金)


(Ginza Coins Collection, Tokyo. Reproduction authorized. © All rights reserved.)
Il Musashi Sumigaki Koban Kin è una moneta d’oro di valore pari a 1 ryō, analoga al Keichō Koban per dimensioni e peso. La sua coniazione è databile al quarto o quinto anno dell’era Bunroku (1595-1596), periodo cruciale durante il quale Tokugawa Ieyasu stabilì il proprio potere a Edo e consolidò il controllo sulle province circostanti. È plausibile che questa moneta sia stata destinata a facilitare gli scambi nelle aree sotto la sua influenza diretta. La produzione è attribuita alla famiglia Gotō, rinomata dinastia di artigiani specializzati nella lavorazione dei metalli preziosi per incarichi ufficiali. In particolare, Gotō Shōzaburō Mitsutsugu, inviato a Edo dal predecessore Gotō Tokujo nel 1595, rafforzò i legami della famiglia con il nascente governo Tokugawa. Dal punto di vista iconografico, il fronte della moneta presenta un’iscrizione centrale a inchiostro “1 Ryō” (壱両) accompagnata da un kaō (firma calligrafica), il nome “Musashi” (武蔵) sul lato destro e due sigilli Gosan Kiri disposti in forma di ventaglio nella parte superiore e inferiore.
Nome della moneta | Musashi Sumigaki Koban Kin |
Trascrizione in giapponese | 武蔵墨書小判金 |
Periodo storico | Periodo Bunroku (1592–1596 d.C.) |
Anno di coniazione | 1595 d.c. |
Localizzazione cronologica | Edo o province circostanti (Musashi, Suruga) |
Luogo di coniazione (zecca) | Probabilmente Edo |
Autorità emittente | Tokugawa Ieyasu |
Funzione | Uso politico-simbolico e monetazione di prestigio, limitato impiego nella circolazione |
Materiale | Oro ad alta purezza (circa 84,3%) |
Forma | Ovale |
Altezza | 7.8 cm |
Larghezza | 4.4 cm |
Peso | 17.8 g |
Tecnica di produzione | Battitura manuale con successiva scrittura a inchiostro |
Testo e simboli anteriore (dritto) | Inchiostro “壱両” (Ichi Ryō), kaō (firma calligrafica), “武蔵” (Musashi) e due sigilli Gosan Kiri |
Testo e simboli posteriore (rovescio) | Nessuno |
Calligrafo / artista | Probabile Gotō Shōzaburō Mitsutsugu |
Riferimenti museali | Currency Museum Bank of Japan ⅡAカマb 10/2 |
Numero esemplari noti | Estremamente rari; pochissimi esemplari conosciuti |
Fonti e Bibliografia
L’oro dei Tokugawa, Alberto Rolfini, 2025
瀧澤武雄, 貨幣 Takizawa Takeo, Kahei Nipponshi sho Hyakka 1999
Periodo Edo

Chikuzen Ichibu Kin (Oro)
Anno: 1862 d.C.
Chikuzen Ichibu Kin (筑前一分金) (Ginza Coins Collection, Tokyo. Reproduction authorized. © All rights reserved.) La Chikuzen Ichibu Kin è una moneta d’oro provinciale emessa nel 1862 nella provincia di Chikuzen…
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Chikuzen Ichibu Kin
(筑前一分金)


(Ginza Coins Collection, Tokyo. Reproduction authorized. © All rights reserved.)
La Chikuzen Ichibu Kin è una moneta d’oro provinciale emessa nel 1862 nella provincia di Chikuzen (attuale Fukuoka), durante le fasi finali del periodo Edo. Nonostante fosse esterna al sistema monetario ufficiale, la sua rarità e il contesto storico ne fanno un oggetto di grande interesse numismatico. Sul dritto reca il simbolo del clan Kuroda, il Fuji Domoe (藤巴), e la dicitura “Ichi Bu” (壹分); sul retro, l’iscrizione “Chikuzen” (筑前) e un sigillo kaō di autenticazione. Con un peso compreso tra 1,5 e 1,9 grammi e il 20% di contenuto aureo, fu probabilmente coniata presso il castello di Fukuoka, utilizzando risorse aurifere locali. La sua emissione, in un momento di transizione verso la Restaurazione Meiji, riflette il tentativo del clan Kuroda di consolidare il proprio potere economico in un’epoca di crescente instabilità politica.
Nome della moneta | Chikuzen Ichibu Kin |
Trascrizione in giapponese | 筑前一分金 |
Periodo storico | Fine periodo Edo |
Anno di coniazione | 1862 d.C. |
Localizzazione cronologica | Provincia di Chikuzen (attuale Fukuoka, Kyūshū) |
Luogo di coniazione (zecca) | Probabilmente castello di Fukuoka |
Autorità emittente | Clan Kuroda (Daimyō Kuroda Nagatomo) |
Funzione | Uso fiduciario e simbolico; circolazione locale limitata |
Materiale | Oro (contenuto aureo circa 20%) |
Forma | Ovale |
Altezza | 1.84 cm |
Larghezza | 1.26 cm |
Peso | Tra 1.5 e 1.9 g |
Tecnica di produzione | Fusione e punzonatura manuale |
Testo e simboli anteriore (dritto) | Emblema Fuji Domoe (藤巴) e dicitura “壹分” (Ichi Bu) |
Testo e simboli posteriore (rovescio) | Scritta “筑前” (Chikuzen) e sigillo kaō |
Calligrafo / artista | Non noto (probabile incisore affiliato al clan Kuroda) |
Riferimenti museali | |
Numero esemplari noti | Rari; produzione limitata |
Fonti e Bibliografia
L’oro dei Tokugawa, Alberto Rolfini, 2025
瀧澤武雄, 貨幣 Takizawa Takeo, Kahei Nipponshi sho Hyakka 1999
Periodo Meiji

1 Yen Oro Meiji (Oro)
Anno: 1868-1892 d.C.
1 Yen Oro Meiji (一円金明治) (Ginza Coins Collection, Tokyo. Reproduction authorized. © All rights reserved.) La moneta da 1 yen in oro fu introdotta nel 1871 durante l’era Meiji come…
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1 Yen Oro Meiji
(一円金明治)


(Ginza Coins Collection, Tokyo. Reproduction authorized. © All rights reserved.)
La moneta da 1 yen in oro fu introdotta nel 1871 durante l’era Meiji come parte delle riforme di modernizzazione ispirate ai modelli occidentali. Inizialmente coniata con dimensioni maggiori, nel 1872 ne fu ridotto il diametro pur mantenendo peso e titolo, per migliorarne la praticità e l’efficienza produttiva. Il 1 yen fu formalmente ridefinito dalla Legge sulla Moneta del 1897, che sancì l’adozione del gold standard e garantì l’equivalenza aurea della valuta giapponese, rafforzando la sua credibilità sui mercati internazionali. Coniata in oro 900/1000, la moneta pesava 1.67 grammi e misurava inizialmente 13.51 mm, per poi essere ridotta a 12.15 mm. Le sue varianti stilistiche sono distinte per la forma del carattere 明 (Mei) e la posizione del puntino sotto al carattere Yen 圓.
Varianti significative del 1871*:
Tomei 止明 | Chomei 跳明 |
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Carattere 明 (Mei) Intero Prime coniazioni del 1871 |
Carattere 明 (Mei) Troncato Ultime coniazioni del 1871 fino al 1880 |
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Maggiore spazio tra il punto e il carattere 圓 (En) Prime coniazioni del 1871 |
Minore spazio tra il punto e il carattere 圓 (En) Ultime coniazioni del 1871 fino al 1880 |
Nome della moneta | 1 Yen Oro Meiji |
Trascrizione in giapponese | 一円金明治 |
Periodo storico | Periodo Meiji (1868-1912 d.C.) |
Anno di coniazione | 1871-1892 d.C. |
Localizzazione cronologica | Giappone |
Luogo di coniazione (zecca) | Zecca di Osaka (coniazione ufficiale statale) |
Autorità emittente | Governo Meiji |
Funzione | Circolazione Ufficiale |
Materiale | Oro (90%) Rame (10%) |
Forma | Circolare |
Altezza | 1871 – 1.35 cm 1874/92 – 1.21 cm |
Larghezza | 1871 – 1.35 cm 1874/92 – 1.21 cm |
Peso | 1.67 g |
Tecnica di produzione | Coniazione Meccanica |
Testo e simboli anteriore (dritto) | 大日本 Dai Nippon (Grande Giappone) 明治 Meiji Anno Coniazione Al centro 一圓 1 Yen |
Testo e simboli posteriore (rovescio) | in alto crisantemo imperiale al centro Yata no Kagami (specchio sacro) sovrapposto da raggi e affiancato da stendardi militari. in basso stemma di paulonia (kirimon) |
Calligrafo / artista | Non documentato |
Riferimenti museali | |
Numero esemplari noti | 1871* (1.841.288) 1874 (116.341) 1876 (138) 1877 (7.246) 1880 (112) 1892 ? |
? alcune fonti storiche citano le monete coniate nel 1892 ma mai circolate esposte al World’s Columbian Exposition di Chicago del 1893
Fonti e Bibliografia
日本貨幣カタログ2025, The Catalog Japanese Coins and Bank Notes, JNDA. Tokyo 2024
瀧澤武雄, 貨幣 Takizawa Takeo, Kahei Nipponshi sho Hyakka 1999