Tenpō Nishū Ban Kin
(天保二朱判金)


(Ginza Coins Collection, Tokyo. Reproduction authorized. © All rights reserved.)
Emessa nel 1837 durante l’era Tenpō (1830–1844), la Tenpō Nishū Ban Kin nasce in un contesto di crisi economica, carestie e instabilità monetaria. Il governo Tokugawa la introdusse per aumentare la circolazione della moneta, riducendo però il contenuto d’oro per conservare le scarse riserve di metalli preziosi. Questa scelta, pensata per generare entrate fiscali grazie alla differenza tra valore nominale e intrinseco, fruttò allo shogunato oltre 1 milione di ryō. Tuttavia, la bassa qualità del metallo suscitò diffidenze tra i mercanti e favorì la diffusione di falsi, come dimostra un caso a Osaka nel 1840, dove furono scoperte imitazioni con leghe ancora più povere. La moneta rimase in uso fino al 1866, quando fu sostituita dalla Man’en Nishū Ban Kin, preludio alla modernizzazione monetaria dell’era Meiji.
Nome della moneta | Tenpō Nishū Ban Kin |
Trascrizione in giapponese | 天保二朱判金 |
Periodo storico | Periodo Edo (1603-1868 d.C.) |
Anno di coniazione | 1832 – 1858 d.C. |
Localizzazione cronologica | Giappone |
Luogo di coniazione (zecca) | Edo |
Autorità emittente | Clan Tokugawa (Tokugawa Iesada) |
Funzione | Monetazione effettiva Valore 2 Shū |
Materiale | Oro (29.9 %) Argento (14.3 %) Altro (55.8 %) |
Forma | Rettangolare |
Altezza | 1.4 cm |
Larghezza | 0.8 cm |
Peso | 1.64 g |
Tecnica di produzione | Fusione in stampo |
Testo e simboli anteriore (dritto) | Gosan Kiri inscritto in una forma a ventaglio Carattere Ni 二 (due) Carattere Shū 朱 |
Testo e simboli posteriore (rovescio) | Scritta Mitsutsugu光次 e kaō |
Calligrafo / artista | Gotō San’emon Mitsumichi |
Riferimenti museali | |
Numero esemplari noti | 103.000.000 pezzi prodotti |
Fonti e Bibliografia
L’oro dei Tokugawa, Alberto Rolfini, 2025
瀧澤武雄, 貨幣 Takizawa Takeo, Kahei Nipponshi sho Hyakka 1999