Hirumokin (蛭藻金)


(Ginza Coins Collection, Tokyo. Reproduction authorized. © All rights reserved.)
Le Hirumokin rappresentano una tappa significativa nella storia della monetazione giapponese. Coniate tra il 1501 e il 1588, in un contesto di transizione politica e instabilità militare, queste monete d’oro devono il loro nome alla somiglianza con le foglie della pianta acquatica hirumo. Prodotte con tecniche avanzate di fusione e incisione, erano ottenute battendo lastre d’oro su pietra fino a raggiungere la forma desiderata. Simili alle più note Ōban ma di dimensioni inferiori e probabilmente di minor valore, le Hirumokin si caratterizzano per la forma allungata e la superficie liscia, talvolta incisa con simboli distintivi su richiesta di signori locali. L’assenza di standardizzazione è evidente nella variabilità di peso (fino a 140 grammi) e dimensioni (110 – 116 mm). Le informazioni rimangono scarse, contribuendo al mistero che le circonda. Nel 1971, a Kōfu (prefettura di Yamanashi), un ritrovamento archeologico ha restituito numerosi esemplari di Hirumokin e lingotti d’oro, confermando il legame dell’area con Takeda Nobutomo, figura centrale nella prima monetazione aurea giapponese.
Nome della moneta | Hirumokin |
Trascrizione in giapponese | 蛭藻金 |
Periodo storico | Periodo Sengoku (1467–1603 d.C.) |
Anno di coniazione | 1501 – 1588 d.c. |
Localizzazione cronologica | Non specificata |
Luogo di coniazione (zecca) | Non specificato |
Autorità emittente | Non certa |
Funzione | Monetazione effettiva (uso commerciale e simbolico, legato a potere locale) |
Materiale | Oro |
Forma | Allungata |
Altezza | 11 – 11.6 cm |
Larghezza | 4.5- 5.2 cm |
Peso | 115 – 140 g |
Tecnica di produzione | Fusione e battitura manuale su pietra |
Testo e simboli anteriore (dritto) | Talvolta incisioni simboliche (non standardizzate) |
Testo e simboli posteriore (rovescio) | Nessuno |
Calligrafo / artista | Non specificato |
Riferimenti museali | Tokyo National Museum E-20082 Currency Museum Bank of Japan ⅡAカマb1/5 |
Numero esemplari noti | Numerosi esemplari noti (non quantificati con precisione, scoperta importante a Kōfu nel 1971) |
Fonti e Bibliografia
L’oro dei Tokugawa, Alberto Rolfini, 2025
Yamada Hagaki and the History of Paper Currency in Japan 1996
瀧澤武雄, 貨幣 Takizawa Takeo, Kahei Nipponshi sho Hyakka 1999