Percorsi storico-numismatici: la monetazione giapponese tra simbolo e sovranità

La presente timeline intende offrire una sintesi visiva e concettuale dell’evoluzione della monetazione giapponese, interpretata non solo come strumento economico, ma quale espressione di identità culturale, autorità politica e valori simbolici.
Dall’età classica fino all’età moderna, le monete testimoniano i mutamenti storici e artistici che hanno attraversato l’arcipelago nipponico.

Periodo Nara

Kaiki Shōhō

Kaiki Shōhō (Oro)

Anno:

Kaiki Shōhō (開基勝寳) (Ginza Coins Collection, Tokyo. Reproduction authorized. © All rights reserved.) Nel 760 d.C., durante il quarto anno dell’era Tenpyō-hōji, il ministro Fujiwara no Emi no Oshikatsu promosse…

Leggi di più

Kaiki Shōhō (開基勝寳)

(Ginza Coins Collection, Tokyo. Reproduction authorized. © All rights reserved.)

Nel 760 d.C., durante il quarto anno dell’era Tenpyō-hōji, il ministro Fujiwara no Emi no Oshikatsu promosse la coniazione della Kaiki Shōhō, considerata la prima moneta d’oro ufficiale del Giappone. La presenza di soli trentadue esemplari noti evidenzia, infatti, la straordinaria rarità di questa emissione.

La moneta, realizzata in oro, presenta una forma circolare con foro quadrato centrale, secondo uno stile ispirato alla monetazione cinese. Inoltre, i caratteri 開基勝寳, incisi sul dritto, si attribuiscono tradizionalmente al celebre calligrafo Kibi no Makibi, figura eminente del periodo Nara.

Le variazioni nelle dimensioni e nel peso (tra 11 e 17,5 grammi) hanno spinto molti studiosi a escludere un impiego in ambito economico quotidiano. Al contrario, l’ipotesi prevalente identifica la Kaiki Shōhō come oggetto cerimoniale o commemorativo, forse connesso a eventi di natura religiosa o politica.

I primi ritrovamenti risalgono al 1794, quando alcuni lavoratori scoprirono un esemplare nei pressi del tempio Saidai-ji di Nara. In seguito, altri trentuno pezzi emersero nel 1937 durante scavi archeologici nella stessa zona. Attualmente, tutte le Kaiki Shōhō conosciute fanno parte di collezioni pubbliche giapponesi. Tra queste, il Tokyo National Museum conserva alcuni esemplari classificati come Importante Bene Culturale, a testimonianza del profondo significato storico, politico e spirituale che la moneta riveste nel contesto del Giappone antico.

Nome della moneta Kaiki Shōhō
Trascrizione in giapponese 開基勝寳
Periodo storico Periodo Nara ( 710 – 794 d.c.)
Anno di coniazione 760 d.c.
Localizzazione cronologica 4° anno era Tenpyō-hōji
Luogo di coniazione (zecca) Nara
Autorità emittente Fujiwara no Emi no Oshikatsu
Funzione Cerimoniale
Materiale Oro
Forma Circolare
Diametro 2.3 cm
Spessore 3.7 mm
Peso 11 g – 17.5 g
Tecnica di produzione Stampo
Testo e simboli anteriore (dritto) 開基勝寳 Kaiki Shōhō
Testo e simboli posteriore (rovescio) Nessuno
Calligrafo / artista Kibi no Makibi
Riferimenti museali Tokyo National Museum E-19576~19580
Currency Museum BOJ
Numero esemplari noti 32

Fonti e Bibliografia
L’oro dei Tokugawa, Alberto Rolfini, 2025
Tokyo National Museum, Catalogo Numismatico, vol. II
瀧澤武雄, 貨幣 Takizawa Takeo, Kahei Nipponshi sho Hyakka 1999

Periodo Sengoku

Hirumokin

Hirumokin (Oro)

Anno:

Hirumokin (蛭藻金) (Ginza Coins Collection, Tokyo. Reproduction authorized. © All rights reserved.) Le Hirumokin rappresentano una tappa significativa nella storia della monetazione giapponese. Coniate tra il 1501 e il 1588,…

Leggi di più

Hirumokin (蛭藻金)

(Ginza Coins Collection, Tokyo. Reproduction authorized. © All rights reserved.)

Le Hirumokin rappresentano una tappa significativa nella storia della monetazione giapponese. Coniate tra il 1501 e il 1588, in un contesto di transizione politica e instabilità militare, queste monete d’oro devono il loro nome alla somiglianza con le foglie della pianta acquatica hirumo. Prodotte con tecniche avanzate di fusione e incisione, erano ottenute battendo lastre d’oro su pietra fino a raggiungere la forma desiderata. Simili alle più note Ōban ma di dimensioni inferiori e probabilmente di minor valore, le Hirumokin si caratterizzano per la forma allungata e la superficie liscia, talvolta incisa con simboli distintivi su richiesta di signori locali. L’assenza di standardizzazione è evidente nella variabilità di peso (fino a 140 grammi) e dimensioni (110 – 116 mm). Le informazioni rimangono scarse, contribuendo al mistero che le circonda. Nel 1971, a Kōfu (prefettura di Yamanashi), un ritrovamento archeologico ha restituito numerosi esemplari di Hirumokin e lingotti d’oro, confermando il legame dell’area con Takeda Nobutomo, figura centrale nella prima monetazione aurea giapponese.

Nome della moneta Hirumokin
Trascrizione in giapponese 蛭藻金
Periodo storico Periodo Sengoku (1467–1603 d.C.)
Anno di coniazione 1501 – 1588 d.c.
Localizzazione cronologica Non specificata
Luogo di coniazione (zecca) Non specificato
Autorità emittente Non certa
Funzione Monetazione effettiva (uso commerciale e simbolico, legato a potere locale)
Materiale Oro
Forma Allungata
Altezza 11 – 11.6 cm
Larghezza 4.5- 5.2 cm
Peso 115 – 140 g
Tecnica di produzione Fusione e battitura manuale su pietra
Testo e simboli anteriore (dritto) Talvolta incisioni simboliche (non standardizzate)
Testo e simboli posteriore (rovescio) Nessuno
Calligrafo / artista Non specificato
Riferimenti museali Tokyo National Museum E-20082
Currency Museum Bank of Japan ⅡAカマb1/5
Numero esemplari noti Numerosi esemplari noti (non quantificati con precisione, scoperta importante a Kōfu nel 1971)

Fonti e Bibliografia
L’oro dei Tokugawa, Alberto Rolfini, 2025
Yamada Hagaki and the History of Paper Currency in Japan 1996
瀧澤武雄, 貨幣 Takizawa Takeo, Kahei Nipponshi sho Hyakka 1999

Kōshū Ryō Kin

Kōshū Ryō Kin (Oro)

Anno:

Kōshū Ryō Kin (甲州両金) (Ginza Coins Collection, Tokyo. Reproduction authorized. © All rights reserved.) Le Koshu Ichi Ryō Kin (甲州一両金), o Tsuyu Ichi Ryō (露一両), sono monete d’oro da un…

Leggi di più

Kōshū Ryō Kin
(甲州両金)

(Ginza Coins Collection, Tokyo. Reproduction authorized. © All rights reserved.)

Le Koshu Ichi Ryō Kin (甲州一両金), o Tsuyu Ichi Ryō (露一両), sono monete d’oro da un ryō emesse tra il periodo Tenshō (1573–1592) e l’inizio dell’era Edo. La loro forma, simile a una “goccia di rugiada”, riflette la produzione manuale dell’epoca. Appartengono alle Ko Kōshūkin, con un peso medio di 15,2 grammi. Coniate tra il 1578 e il 1609 nella regione di Kai (attuale Yamanashi), queste monete presentano iscrizioni come 「金吉」(Kinkichi), 「上字」(Jōji) e 「甲」(Kō), indicanti zecche o qualità. Il sigillo della Paulownia (桐紋, Kiri-mon), simbolo di Kai, ne garantiva l’autenticità. Una variante rara, il Koma Ichi Ryō (駒一両), è decorata con un cavallo stilizzato, allusione simbolica o toponomastica. Pochi esemplari sopravvivono, custoditi in collezioni private o museali.

Nome della moneta Kōshū Ryō Kin
Trascrizione in giapponese 甲州両金
Periodo storico Periodo Sengoku (1467 –1603 d.C.)
Periodo Edo (1603-1868 d.C.)
Anno di coniazione 1578–1609 d.C.
Localizzazione cronologica Regione di Kai (Koshu), periodo post-Takeda
Luogo di coniazione (zecca) Koshu (Kai)
Autorità emittente Clan Tokugawa / Periodo di transizione post-Takeda
Funzione Monetazione effettiva (uso commerciale e simbolico, legato a potere locale)
Materiale Oro
Forma Circolare o Goccia
Altezza Non definita
Larghezza Non definita
Peso 15,1-15,2 g
Tecnica di produzione Fusione e battitura manuale
Testo e simboli anteriore (dritto) Sigillo Gosan Kiri
Scritta Ichi Ryō 壹両 (numero in stile Daiji)
金吉 (Kinkichi), 上字 (Jōji) oppure 甲(Kō)
Testo e simboli posteriore (rovescio) Nessuno
Calligrafo / artista Non specificato
Riferimenti museali Currency Museum Bank of Japan
ⅡAカマb 12/1   ⅡAカマb 12/6
Numero esemplari noti Estremamente rari; conservati pochi esemplari

Fonti e Bibliografia
L’oro dei Tokugawa, Alberto Rolfini, 2025
瀧澤武雄, 貨幣 Takizawa Takeo, Kahei Nipponshi sho Hyakka 1999

Periodo Tenshō

Suruga Sumigaki Koban Kin

Suruga Sumigaki Koban Kin (Oro)

Anno:

Suruga Sumigaki Koban Kin (駿河墨書小判金) (Ginza Coins Collection, Tokyo. Reproduction authorized. © All rights reserved.) Il Suruga Sumigaki Koban Kin è una moneta d’oro dal valore di 1 ryō, simile…

Leggi di più

Suruga Sumigaki
Koban Kin
(駿河墨書小判金)

(Ginza Coins Collection, Tokyo. Reproduction authorized. © All rights reserved.)

Il Suruga Sumigaki Koban Kin è una moneta d’oro dal valore di 1 ryō, simile al Tenshō Ōban. Le sue origini sono incerte: una teoria sostiene che sia stata coniata da Tokugawa Ieyasu nel 1582, dopo il suo trasferimento a Suruga per sostenere Oda Nobunaga; secondo il Kin Gin Zuroku, invece, la moneta risalirebbe al 1595, ipotesi che contraddice il coinvolgimento diretto di Ieyasu. Un’altra versione attribuisce la coniazione a Nakamura Kazuuji, fedele a Toyotomi Hideyoshi, come mossa politica contro i Tokugawa. Si ipotizza che sia stata coniata a Suruga o a Kyoto. Il Kaō, simile alla lettera “Jō” (乗) incompleta, richiama lo stile della famiglia Gotō, suggerendo che l’emissione sia avvenuta sotto la supervisione di Gotō Chōjō, artigiano di fiducia di Tokugawa e autore del Keichō Sasagaki Ōban.

Nome della moneta Suruga Sumigaki Koban Kin
Trascrizione in giapponese 駿河墨書小判金
Periodo storico Periodo Tenshō (1573–1592 d.C.)
Anno di coniazione 1582 – 1595 d.c.
Localizzazione cronologica Suruga o Kyoto
Luogo di coniazione (zecca) Probabilmente Suruga o Kyoto
Autorità emittente Possibile Tokugawa Ieyasu o Nakamura Kazuuji
Funzione Uso politico e simbolico; possibile uso limitato nella circolazione
Materiale Oro
Forma Ovale
Altezza 7.7 cm
Larghezza 5 cm
Peso 16.9 g
Tecnica di produzione Battitura manuale
Testo e simboli anteriore (dritto) Incisione 京目壱両 (Kyōme Ichi Ryō), Kaō, “Suruga” e sigillo Gosan Kiri
Testo e simboli posteriore (rovescio) Nessuno
Calligrafo / artista Probabile coinvolgimento di Gotō Chōjō
Riferimenti museali Currency Museum Bank of Japan ⅡAカマb 11/1
Numero esemplari noti Molto rari; pochi esemplari conosciuti

Fonti e Bibliografia
L’oro dei Tokugawa, Alberto Rolfini, 2025
瀧澤武雄, 貨幣 Takizawa Takeo, Kahei Nipponshi sho Hyakka 1999

Tenshō Tsūhō Kin

Tenshō Tsūhō Kin (Oro)

Anno:

Tenshō Tsūhō Kin (天正通宝金) (Ginza Coins Collection, Tokyo. Reproduction authorized. © All rights reserved.) Il Tenshō Tsūhō Kin costituisce una rilevante testimonianza delle riforme economiche di Toyotomi Hideyoshi durante il…

Leggi di più

Tenshō Tsūhō Kin
(天正通宝金)

(Ginza Coins Collection, Tokyo. Reproduction authorized. © All rights reserved.)

Il Tenshō Tsūhō Kin costituisce una rilevante testimonianza delle riforme economiche di Toyotomi Hideyoshi durante il periodo Tenshō (1573–1592). Emesse nel 1587, queste monete vennero impiegate soprattutto come ricompensa per samurai e daimyō fedeli, rafforzando la lealtà politica e il controllo centrale. Con un peso di 5,4 grammi e un diametro di 2,3 cm, recavano l’iscrizione 天正通宝 (Tenshō Tsūhō) sul recto e un verso privo di segni a testimonianza di un design sobrio e funzionale. Realizzate in rame dorato, possedevano un valore più simbolico che commerciale. Sebbene pensate anche per la circolazione civile, il loro uso rimase limitato per via dell’elevato valore. Rientravano nel più ampio progetto di Hideyoshi volto alla centralizzazione del potere e alla costruzione di un’identità economica unificata.

Nome della moneta Tenshō Tsūhō Kin
Trascrizione in giapponese 天正通宝金
Periodo storico Periodo Tenshō (1573–1592 d.C.)
Anno di coniazione 1587 d.c.
Localizzazione cronologica Non specificata
Luogo di coniazione (zecca) Non specificato
Autorità emittente Toyotomi Hideyoshi
Funzione Ricompensa simbolica per samurai e daimyō fedeli; uso limitato nella circolazione monetaria
Materiale Oro (lega in rame dorato)
Forma Circolare
Altezza 2.3 cm
Larghezza 2.3 cm
Peso 5.4 g
Tecnica di produzione Fusione e battitura manuale su pietra
Testo e simboli anteriore (dritto) Iscrizione 天正通宝 (Tenshō Tsūhō)
Testo e simboli posteriore (rovescio) Nessuno
Calligrafo / artista Non specificato
Riferimenti museali Currency Museum Bank of Japan ⅡAカマa2 9-1/1
Numero esemplari noti Numerosi esemplari noti (non quantificati con precisione)

Fonti e Bibliografia
L’oro dei Tokugawa, Alberto Rolfini, 2025
瀧澤武雄, 貨幣 Takizawa Takeo, Kahei Nipponshi sho Hyakka 1999

Periodo Bunroku

Musashi Sumigaki Koban Kin

Musashi Sumigaki Koban Kin (Oro)

Anno:

Musashi Sumigaki Koban Kin (武蔵墨書小判金) (Ginza Coins Collection, Tokyo. Reproduction authorized. © All rights reserved.) Il Musashi Sumigaki Koban Kin è una moneta d’oro di valore pari a 1 ryō,…

Leggi di più

Musashi Sumigaki
Koban Kin
(武蔵墨書小判金)

(Ginza Coins Collection, Tokyo. Reproduction authorized. © All rights reserved.)

Il Musashi Sumigaki Koban Kin è una moneta d’oro di valore pari a 1 ryō, analoga al Keichō Koban per dimensioni e peso. La sua coniazione è databile al quarto o quinto anno dell’era Bunroku (1595-1596), periodo cruciale durante il quale Tokugawa Ieyasu stabilì il proprio potere a Edo e consolidò il controllo sulle province circostanti. È plausibile che questa moneta sia stata destinata a facilitare gli scambi nelle aree sotto la sua influenza diretta. La produzione è attribuita alla famiglia Gotō, rinomata dinastia di artigiani specializzati nella lavorazione dei metalli preziosi per incarichi ufficiali. In particolare, Gotō Shōzaburō Mitsutsugu, inviato a Edo dal predecessore Gotō Tokujo nel 1595, rafforzò i legami della famiglia con il nascente governo Tokugawa. Dal punto di vista iconografico, il fronte della moneta presenta un’iscrizione centrale a inchiostro “1 Ryō” (壱両) accompagnata da un kaō (firma calligrafica), il nome “Musashi” (武蔵) sul lato destro e due sigilli Gosan Kiri disposti in forma di ventaglio nella parte superiore e inferiore.

Nome della moneta Musashi Sumigaki Koban Kin
Trascrizione in giapponese 武蔵墨書小判金
Periodo storico Periodo Bunroku (1592–1596 d.C.)
Anno di coniazione 1595 d.c.
Localizzazione cronologica Edo o province circostanti (Musashi, Suruga)
Luogo di coniazione (zecca) Probabilmente Edo
Autorità emittente Tokugawa Ieyasu
Funzione Uso politico-simbolico e monetazione di prestigio, limitato impiego nella circolazione
Materiale Oro ad alta purezza (circa 84,3%)
Forma Ovale
Altezza 7.8 cm
Larghezza 4.4 cm
Peso 17.8 g
Tecnica di produzione Battitura manuale con successiva scrittura a inchiostro
Testo e simboli anteriore (dritto) Inchiostro “壱両” (Ichi Ryō), kaō (firma calligrafica), “武蔵” (Musashi) e due sigilli Gosan Kiri
Testo e simboli posteriore (rovescio) Nessuno
Calligrafo / artista Probabile Gotō Shōzaburō Mitsutsugu
Riferimenti museali Currency Museum Bank of Japan ⅡAカマb 10/2
Numero esemplari noti Estremamente rari; pochissimi esemplari conosciuti

Fonti e Bibliografia
L’oro dei Tokugawa, Alberto Rolfini, 2025
瀧澤武雄, 貨幣 Takizawa Takeo, Kahei Nipponshi sho Hyakka 1999

Periodo Edo

Hachi Ryō Ban Kin

Hachi Ryō Ban Kin (Oro)

Anno:

Hachi Ryō Ban Kin (八両判金) (Ginza Coins Collection, Tokyo. Reproduction authorized. © All rights reserved.) Le Hachi Ryō Ban Kin, comunemente conosciute come Taikō Ōban Kin, costituiscono uno dei reperti…

Leggi di più

Hachi Ryō Ban Kin
(八両判金)

(Ginza Coins Collection, Tokyo. Reproduction authorized. © All rights reserved.)

Le Hachi Ryō Ban Kin, comunemente conosciute come Taikō Ōban Kin, costituiscono uno dei reperti numismatici più affascinanti e misteriosi del Giappone. Sebbene tradizionalmente attribuite al periodo di Toyotomi Hideyoshi, recenti studi storici, basati su documenti conservati dalla famiglia Gotō Shōzaburō, custode del Kinza (Zecca dell’Oro), hanno rivelato una cronologia più precisa, collocandone la produzione durante il periodo Keichō (1596–1615). Un documento cruciale per la comprensione della loro storia, il “Kuno Gozu Kingin Ukebarai Chō”, datato al secondo anno dell’era Genna (1616), conferma la loro esistenza e ne limita la coniazione al decimo anno dell’era Keichō (1605), pochi anni dopo l’emissione delle monete Keichō Ōban Kin. L’analisi dei sigilli impressi su queste monete supporta tale datazione e ne conferma l’autenticità. Nonostante la loro rilevanza storica e culturale, solo pochi esemplari autentici delle Hachi Ryō Ban Kin sono sopravvissuti, tra cui uno esposto presso il Currency Museum della Bank of Japan.

Nome della moneta Hachi Ryō Ban Kin
Trascrizione in giapponese 八両判金
Periodo storico Periodo Edo (1603-1868 d.C.)
Anno di coniazione 1605 – ? d.C.
Localizzazione cronologica Giappone
Luogo di coniazione (zecca) Non specificato
Autorità emittente ? Toyotomi Hideyoshi
? Clan Tokugawa
Funzione Monetazione effettiva (uso commerciale e simbolico, legato a potere locale) Valore 8 Ryō
Materiale Oro (86.8%) Argento (13.2%)
Forma Ovale
Altezza 15.1 cm
Larghezza 9.0 cm
Peso 142.8 g
Tecnica di produzione Fusione e battitura manuale
Testo e simboli anteriore (dritto) Gosan Kiri inscritto in una forma a ventaglio
Scritta Ōban 大判
Scritta Mitsutsugu 光次
Gosan Kiri libero
Testo e simboli posteriore (rovescio) Kao in stile farfalla
Calligrafo / artista Non specificato
Riferimenti museali Currency Museum Bank of Japan ⅡAエドa 40/1
Numero esemplari noti Estremamente rari; conservati pochi esemplari

Fonti e Bibliografia
L’oro dei Tokugawa, Alberto Rolfini, 2025
瀧澤武雄, 貨幣 Takizawa Takeo, Kahei Nipponshi sho Hyakka 1999

Genroku Ōban Kin

Genroku Ōban Kin (Oro)

Anno:

Genroku Ōban Kin (元禄大判金) (Ginza Coins Collection, Tokyo. Reproduction authorized. © All rights reserved.) Alla fine del XVII secolo, il Giappone affrontò una profonda crisi economica, aggravata dal declino dell’estrazione…

Leggi di più

Genroku Ōban Kin
(元禄大判金)

(Ginza Coins Collection, Tokyo. Reproduction authorized. © All rights reserved.)

Alla fine del XVII secolo, il Giappone affrontò una profonda crisi economica, aggravata dal declino dell’estrazione di oro e argento e da una successione di disastri naturali, tra cui il terremoto di Edo (1703), l’eruzione del Fuji (1707) e un’epidemia di vaiolo nel Kantō (1709). Questi eventi misero a dura prova le finanze dello shogunato Tokugawa sotto la guida di Tokugawa Tsunayoshi. Nel tentativo di rispondere alla contrazione monetaria, il ministro Ogiwara Shigehide attuò una riforma che prevedeva l’emissione di nuove monete d’oro con un contenuto di metallo ridotto del 20%. Sebbene inizialmente questa misura avesse un effetto espansivo sull’economia, essa minò la fiducia nel sistema monetario. I mercanti conservarono le monete più antiche, di maggiore purezza, e ricorsero a sistemi di credito alternativi, innescando un’economia parallela meno dipendente dalla moneta ufficiale. L’impatto sociale fu rilevante: cittadini e agricoltori accumularono beni durevoli o nascosero metalli preziosi, segno di una profonda sfiducia sistemica. Il malcontento e la pressione intellettuale, ncarnata dalla figura di Arai Hakuseki, portarono nel 1712 al licenziamento di Ogiwara e a un’inversione di rotta sotto il successore di Tsunayoshi, Tokugawa Ienobu, e poi Ietsugu. Le nuove emissioni del 1714 cercarono di ristabilire la qualità monetaria, ma causarono una grave deflazione, colpendo soprattutto il settore agricolo. In questo contesto si inserisce la controversa produzione delle Genroku Ōban, monete di grande valore simbolico ma dalla qualità disomogenea e spesso soggette a falsificazione. La loro scarsità attuale le rende preziose testimonianze materiali di un’epoca segnata da instabilità finanziaria, trasformazioni politiche e tensioni sociali diffuse.

Nome della moneta Genroku Ōban Kin
Trascrizione in giapponese 元禄大判金
Periodo storico Periodo Edo (1603-1868 d.C.)
Anno di coniazione 1695 – 1716 d.C.
Localizzazione cronologica Giappone
Luogo di coniazione (zecca) Edo, Kyoto
Autorità emittente Clan Tokugawa (Tokugawa Tsunayoshi)
Funzione Monetazione effettiva
Valore 10 Ryō
Materiale Oro (67.6 %) Argento (32.4 %)
Forma Ovale
Altezza 15.3 cm
Larghezza 9.4 cm
Peso 165 g
Tecnica di produzione Fusione e battitura manuale
Testo e simboli anteriore (dritto) Sigillo Gosan Kiri inscritto in un cerchio
Scritta Jū Ryō壹両
(10 Ryō con numero stile Daiji)
Firma produttore Ōbanza Gotō
Gotō Renjō (後藤廉乗)
Testo e simboli posteriore (rovescio) Scritta Gen 元 ad indicarne l’epoca
Sigillo Gosan Kiri libero
Sigillo Gosan Kiri inscritto in un rombo e in un cerchio
Kao in forma (Jishin Horitsuke Ban)
* Sigilli Gokuin produttori
Calligrafo / artista Gotō Renjō
Riferimenti museali
Numero esemplari noti Molto rari; conservati pochi esemplari

* Oltre al carattere Shigeru 茂, troviamo anche una tra le seguenti coppie di caratteri:

七九 さ九 宇九 山九 坂九

Fonti e Bibliografia
L’oro dei Tokugawa, Alberto Rolfini, 2025
瀧澤武雄, 貨幣 Takizawa Takeo, Kahei Nipponshi sho Hyakka 1999

Periodo Meiji

1 Yen Oro Meiji

1 Yen Oro Meiji (Oro)

Anno:

1 Yen Oro Meiji (一円金明治) (Ginza Coins Collection, Tokyo. Reproduction authorized. © All rights reserved.) La moneta da 1 yen in oro fu introdotta nel 1871 durante l’era Meiji come…

Leggi di più

1 Yen Oro Meiji
(一円金明治)

(Ginza Coins Collection, Tokyo. Reproduction authorized. © All rights reserved.)

La moneta da 1 yen in oro fu introdotta nel 1871 durante l’era Meiji come parte delle riforme di modernizzazione ispirate ai modelli occidentali. Inizialmente coniata con dimensioni maggiori, nel 1872 ne fu ridotto il diametro pur mantenendo peso e titolo, per migliorarne la praticità e l’efficienza produttiva. Il 1 yen fu formalmente ridefinito dalla Legge sulla Moneta del 1897, che sancì l’adozione del gold standard e garantì l’equivalenza aurea della valuta giapponese, rafforzando la sua credibilità sui mercati internazionali. Coniata in oro 900/1000, la moneta pesava 1.67 grammi e misurava inizialmente 13.51 mm, per poi essere ridotta a 12.15 mm. Le sue varianti stilistiche sono distinte per la forma del carattere 明 (Mei) e la posizione del puntino sotto al carattere Yen 圓.

Varianti significative del 1871*:

Tomei 止明 Chomei 跳明
Carattere 明 (Mei) Intero
Prime coniazioni del 1871
Carattere 明 (Mei) Troncato
Ultime coniazioni del 1871
fino al 1880
Maggiore spazio tra il punto e il carattere 圓 (En)
Prime coniazioni del 1871
Minore spazio tra il punto e il carattere 圓 (En)
Ultime coniazioni del 1871
fino al 1880

Nome della moneta 1 Yen Oro Meiji
Trascrizione in giapponese 一円金明治
Periodo storico Periodo Meiji (1868-1912 d.C.)
Anno di coniazione 1871-1892 d.C.
Localizzazione cronologica Giappone
Luogo di coniazione (zecca) Zecca di Osaka (coniazione ufficiale statale)
Autorità emittente Governo Meiji
Funzione Circolazione Ufficiale
Materiale Oro (90%) Rame (10%)
Forma Circolare
Altezza 1871 – 1.35 cm
1874/92 – 1.21 cm
Larghezza 1871 – 1.35 cm
1874/92 – 1.21 cm
Peso 1.67 g
Tecnica di produzione Coniazione Meccanica
Testo e simboli anteriore (dritto) 大日本 Dai Nippon (Grande Giappone)
明治 Meiji
Anno Coniazione
Al centro 一圓 1 Yen
Testo e simboli posteriore (rovescio) in alto crisantemo imperiale
al centro Yata no Kagami (specchio sacro) sovrapposto da raggi e affiancato da stendardi militari.
in basso stemma di paulonia (kirimon)
Calligrafo / artista Non documentato
Riferimenti museali
Numero esemplari noti 1871* (1.841.288)
1874 (116.341)
1876 (138)
1877 (7.246)
1880 (112)
1892 ?

? alcune fonti storiche citano le monete coniate nel 1892 ma mai circolate esposte al World’s Columbian Exposition di Chicago del 1893

Fonti e Bibliografia
日本貨幣カタログ2025, The Catalog Japanese Coins and Bank Notes, JNDA. Tokyo 2024
瀧澤武雄, 貨幣 Takizawa Takeo, Kahei Nipponshi sho Hyakka 1999

it_ITItalian